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MENTOLO NATURALE PH. EUR.

Codice: 001506

14,26
Formato

NOME CHIMICO (1R, 2S, 5R)-5-metil-2-(1-metiletil)-cicloesanolob 

FORMULA MOLECOLARE C10H20O

PESO MOLECOLARE 156,3

SOLUBILITA' Praticamente insolubile in acqua, molto solubile in etanolo (96%) e in etere di petrolio, liberamente solubile in oli grassi e in paraffina liquida, molto poco solubile in glicerolo

FARMACOPEE Conforme a Ph. Eur. ed. vigente

NOME INCI Menthol

SINONIMI 3-p-mentanolo; 1-mentolo; esaidrotimolo; 2-isopropil-5-metilcicloesanolo; levomentolo

DESCRIZIONE Prodotto per cristallizzazione dell'olio grezzo ottenuto mediante distillazione in corrente di vapore delle foglie di Mentha arvensis

ALLERGENI Esente da allergeni alimentari (Reg. 1169/2011/UE); Esente da glutine

ODORE Caratteristico

CONSERVAZIONE Tenere in contenitori ermetici in luogo fresco e secco, al riparo dalla luce. Temperatura consigliata 10-20°C

PROPRIETA' Il mentolo, quando è applicato sulla cute, dilata i vasi sanguigni provocando una sensazione di freschezza seguita da effetto analgesico; tale effetto è sfruttato da molte preparazioni farmaceutiche e cosmetiche per uso topico, è stato studiato come agente incrementante la permeabilità dermica ai principi attivi. Per la sua proprietà aromatizzante viene usato anche in profumeria. Aromatizzante, profumante, correttivo del sapore

APPLICAZIONI Usato come aromatizzante nei prodotti alimentari;  Utilizzato in prodotti per l'igiene della persona

INCOMPATIBILITA' Con cloralio e butilcloralio idrato, canfora, beta-naftolo, fenolo, permanganato di potassio, resorcinolo e timolo

BIBLIOGRAFIA Handbook of Pharmaceutical Excipients Medicamenta VII ed.

NOTE Conforme alla normativa vigente sui prodotti cosmetici (Reg. 1223/2009/CE);  Non contiene sostanze limitate dal Reg. 1223/2009/CE sui cosmetici dell'Allegato III; Esente da C.M.R.; Esente dal rischio BSE/TSE; Esente da OGM (Reg. 1829-1830/2003/CE); Non contiene nanomateriali; Prodotto non testato sugli animali; Non irradiato; Adatto alla dieta Kosher; Prodotto secondo le linee guida Halal Indicato per vegetariani e vegani

DICHIARAZIONE ALIMENTARE Idoneo all'uso alimentare umano in base al Reg. CE n. 1334/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008: sostanza aromatizzante naturale

Ricette in cui è presente

Troverai qui di seguito le ricette in cui è presente il seguente prodotto

Gel per gambe pesanti

Corpo

Gambe pesanti, chi non ne ha mai sofferto? Le cause di questo disturbo possono essere molteplici e rivelare sintomi anche di vere e proprie patologie (per le quali è necessario rivolgersi a un esperto). Per iniziare a lenire tale disturbo, è necessario trovare pochi minuti al giorno per effettuare un massaggio alle gambe dalle caviglie verso l’alto in senso circolare e affidarsi a formulazioni in gel ricche in attivi naturali estratti come l’ippocastano o la centella. Questi componenti aiutano a drenare e a sgonfiare le gambe e favoriscono il microcircolo.
Vediamo come autoprodurne una.

 
Per 250 g di gel ti servono:

Ippocastano E.G. (estratto glicolico) 12.5 g
Centella E.G. (estratto glicolico) 10 g
Rosa Canina E.G. (estratto glicolico) 7.5 g
Calendula E.G. (estratto glicolico) 7.5 g
Mentolo naturale 0,12 g
Alcool puro 96% 2.5 - 12.5 g
Gel base Natrosol Monet circa 200 g

Kit per la Preparazione:

Becher
Bacchetta di vetro
Bilancia
Vasetto

Preparazione:

Nel becher poni il gel base, già pronto, ed aggiungici gli estratti glicolici, uno dopo l’altro, agitando con la bacchetta di vetro.
A parte, in altro becher, sciogli il mentolo in alcool (utilizzando al massimo 12.5 g di alcool riuscirai a solubilizzare il mentolo completamente) e poi versalo nel gel. Continua a mescolare fino ad ottenere un gel limpido e di colore omogeneo.
Versa il gel ottenuto nel vasetto e chiudilo correttamente.

Lo sai che?

Il fastidio delle gambe pesanti peggiora con il caldo. Nella nostra pelle è, infatti, presente una proteina che si modifica ad ogni cambio di temperatura: la stessa che è anche sensibile al mentolo, in grado di provocare una immediata sensazione di freschezza. Oltre alle temperature, uso di tacchi alti, problemi circolatori, posture non corrette e sforzo fisico (come, semplicemente, stare molto tempo in piedi) sono le altre cause del problema.

Un consiglio:

Non variare gli oli o estratti che abbiamo scelto per questo prodotto. Nella nostra preparazione, abbiamo usato mentolo per le sue proprietà rinfrescanti e di vasocostrittore. La centella, invece, migliora le alterazioni della parete venosa e la circolazione. L’estratto di ippocastano, infine, diminuisce la permeabilità e la fragilità capillare, attiva la circolazione e favorisce il ritorno venoso. Conserva in frigorifero per un’azione maggiore.

 

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Spray antiodore per piedi

Cura

Dopo una corsetta rigenerante, torni in ufficio. Cambio di scarpe al volo e sei pronta. E per i cattivi odori? Lo spray che ti proponiamo oggi è un antibatterico naturale che puoi preparare in cinque minuti.

Per 100 g di spray ti servono:

Acqua altamente depurata 69 g
Alcool puro 96% 30 g
Mentolo naturale 1 g
Olio essenziale di Menta Piperita 5 gocce
Olio essenziale di Lavanda 5 gocce
Olio essenziale di Timo bianco 5 gocce

Kit per la preparazione:

Bilancia
Spatola
Becher
Bacchetta di vetro

Preparazione:

Sciogli il mentolo in alcool e aggiungi, uno alla volta, gli oli essenziali. Infine ingloba l’acqua e miscela con una bacchetta di vetro.

Lo sai che?

Abbiamo scelto gli o.e. di menta (nota di testa o alta), lavanda (nota di cuore o di centro) e timo (nota di base o bassa) per realizzare un mix perfetto. In generale, puoi tenere a mente la regola base: per quanto concerne gli oli essenziali, una composizione armoniosa è formata da: maggior percentuale di o.e. di testa (+ del 50%), bassa percentuale di o.e. di cuore (<5-15%>), una percentuale mediana di o.e. di base (25-30%). Puoi scoprire di più nel nostro articolo sugli oli essenziali.

Un consiglio:

Versa il liquido in un flaconcino con erogatore spray, comodo da portare in borsa, e agita prima di applicarlo sui piedi.

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Spray rinfrescante fai-da-te al mentolo

Cura

Cosa c’è di meglio di uno spray rinfrescante per dare un po’ di sollievo alla tua pelle durante le giornate estive più calde? Eccoti la ricetta per realizzare questo toccasana rivitalizzante che potrai portare sempre in borsa con te per una sensazione immediata di benessere!

Per 100 g di spray ti servono:

Acqua altamente depurata (oppure Acqua di Calendula, lenitiva) 91 g
Glicerolo vegetale 2 g
Aloe vera Gel 1:1 3 g
Pantenolo 0,5 g
Mentolo 2 g
Alcool puro 96% poche gocce
Menta Piperita Olio essenziale 0,3 g
Caldistat DB 0,6 g

Kit per la preparazione:

Bilancia
Spatola
Becher
Bacchetta di vetro

Preparazione:

Aggiungi all'acqua il glicerolo, il gel di aloe e il pantenolo, mescolando; a parte sciogli il mentolo in un po' di alcool. Aggiungi al mentolo l'olio essenziale di menta e il conservante Caldistat DB. Poi versa il tutto nella soluzione acquosa.

Lo sai che?

L’acqua rinfrescante può essere un ottimo alleato anche in caso di colpo di sonno.

Un consiglio:

Usalo anche per dare sollievo a gambe e piedi affaticati per riattivare la circolazione. Può essere nebulizzato anche sulle calze.

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Gel pre-rasatura con Aloe e Calendula

Capelli e barba

La cura pre-barba è fondamentale per preparare la pelle all’azione del rasoio. L’utilizzo di un gel specifico permetterà di ammorbidire e sollevare i peli facilitando la rasatura e, in questo modo, limitando anche possibili irritazione e dolore.

Per 100 g di gel ti servono:

Aloe vera Gel 5 g (circa 1 cucchiaino)
Estratto glicolico di Calendula 5 g (circa 1 cucchiaino)
Bisabololo Alfa 0,5 g (circa 10 gocce)
Gomma xantana 0,3 g (circa una punta di cucchiaino)
Mentolo naturale 0,05 g (circa una punta di cucchiaino)
Alcool puro 96% 5 ml (circa 1 cucchiaino)
Acqua altamente depurata 84 ml (circa 5 cucchiai e 1/2)

Kit per la Preparazione:

Becher
Bacchetta di vetro
Bilancia
Flacone con apertura flip-top

Preparazione:

Poni in un becher di vetro l’Acqua altamente depurata, l’Estratto di Calendula e l’Aloe vera, mescola e riscalda a 70°. A composto omogeneo, aggiungi la Gomma Xantana: ti servirà per dare consistenza al gel. A parte, in un altro becher, sciogli il Mentolo (rinfrescante) e il Bisabololo (emolliente e protettivo) in pochi ml di alcool, mescolando con la bacchetta di vetro. Una volta che il gel di Aloe e Calendula si è raffreddato, unisci le due soluzioni e mescola, fino ad ottenere un composto omogeneo. Trasferisci il gel nel flacone e chiudilo correttamente.

Lo sai che?

I fiori di calendula sono particolarmente ricchi di flavonoidi, dalle funzionalità emollienti, lenitive e idratanti. Per questo i prodotti a base di calendula sono ideali per chi soffre di pelle secca, screpolature o pelle delicate e facilmente arrossabili.

Un consiglio:

Inumidisci il viso con acqua tiepida prima di applicare il gel. Quindi, applica massaggiando il viso con movimenti circolari e in contropelo e non risciacquare prima dell’attività di rasatura.

 

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Approfondimenti e post più recenti dalla redazione

Perché autoprodurre cosmetici?

Benessere, tempo per te stessa, economia e tutte le altre ragioni per cui è arrivato il momento di iniziare La cosmesi ha, da sempre, avuto un ruolo fondamentale nella cura della persona. L’uso di unguenti per la detersione o di sostanze utilizzate al solo scopo ornamentale e decorativo sulla pelle è attestato sin dalla preistoria. È l’etimologia stessa della parola a suggerirci che ‘cosmetica’ non è mero esercizio di vanità ma ha origini molto più profonde. Il termine viene dal greco kósmos che significa ‘ordine’ e che, in antitesi a ‘caos’, sta alla base dell’universo.  Quello che alla Make It Lab abbiamo in mente è una piccola rivoluzione culturale intorno al concetto di cosmetica, in particolar modo di ‘cosmetica fai da te’ che, per noi, significa far riavvicinare le donne (ma anche gli uomini!) al benessere, alla cura, al significato più puro del termine e, quindi, a se stesse.  Perché cosmetica fai da te dovrebbe star a significare questo? Innanzitutto, perché autoprodurre i prodotti per la cura del proprio corpo è un atto di consapevolezza, oltre che di benessere.  Autoprodurre un cosmetico significa sapere esattamente cosa c’è dentro.  Nutriresti il tuo organismo con dei cibi non genuini? Quello che applichiamo sulla nostra pelle viene assorbito dal nostro corpo al pari di quello che mangiamo.  L’azienda cosmetica, nella produzione, risponde anche a esigenze di marketing, utilizzando ingredienti finalizzati esclusivamente a migliorare l’aspetto del cosmetico ma che non hanno nulla a che vedere con l’efficacia, la qualità o la sicurezza del prodotto stesso.   Perché rispetterai l’ambiente. Riutilizzare i contenitori, i barattoli, i flaconi vuol dire evitare la produzione di plastica, vetro e altre sostanze, eliminare inutili sprechi e non produrre nuovi rifiuti. Tutti comportamenti, questi, poco ragionevoli che hanno condotto a uno dei maggiori disastri da cui oggi è afflitta l’umanità: l’inquinamento ambientale. Il riuso è un modo per contribuire a rendere il mondo un posto migliore, cominciando dal nostro micro-cosmo. Vuol dire essere artefici di un piccolo cambiamento in positivo che, a lungo termine, risulterà assolutamente impattante per il nostro pianeta. Ti sembra poco?  Perché ritagliare del tempo di svago e divertimento per se stessi è importante. E l’autoproduzione cosmetica potrebbe divenire un tuo personale rituale per stare bene con te, superare lo stress e migliorare la tua vita.  Perché risparmierai. Realizzare i tuoi prodotti di cosmetica e bellezza ti permetterà di contenere notevolmente i costi, rispetto ad acquistare i prodotti in commercio, senza rinunciare alla qualità  del prodotto finito, né alla sua efficacia.  Perché puoi raggiungere un grado di personalizzazione che nessun prodotto della grande distribuzione potrebbe mai garantirti. Quale industria, per quanto conduca ricerche di mercato sempre più mirate, potrebbe conoscere le fragranze, gli oli, le essenze e persino la consistenza della crema che prediligi?  Nella creazione del tuo cosmetico puoi evitare l’uso di quelle sostanze che ti provocano allergie, eruzioni o che, semplicemente, non ti piacciono. Un cosmetico ‘fai da te’ non è semplicemente fatto da te, ma è fatto per te.  Perché potresti stupirti nello scoprire che la produzione fai da te di cosmetici, se eseguita seguendo le linee guida, non è affatto un’operazione che richiede conoscenze complesse e che può essere effettuata solo da esperti. Anzi, potrai imparare, divertendoti, come coniugare passione e tecnica.  La cosmesi rimarrà un’arte anche se eseguita nel tuo personale laboratorio, a casa tua.  Perché ogni processo creativo è, in fondo, un atto d’amore.  Non sottovalutare l’incredibile portata terapeutica, i benefici e anche l’enorme soddisfazione a cui porta realizzare qualcosa con le proprie mani. Il lavoro artigianale è un percorso formativo dal forte potere riconciliante con se stessi e con gli altri. In questo senso, la realizzazione del tuo prodotto di benessere sarà essa stessa parte del tuo percorso di benessere.  Se etica, eco-sostenibilità, economia e tutte le altre ragioni elencate non ti sembrano motivazioni sufficientemente convincenti per iniziare questo percorso, quello che vogliamo tu sappia è che la cosmetica fai da te è una vera e propria filosofia di vita che ti porta a indagare e tradurre il tuo modo personale, soggettivo, unico di guardare il mondo, di apprezzare le cose, di riavvicinarti alla vera bellezza e di essere l’artefice di un cambiamento. Quel cambiamento, quella piccola rivoluzione di cui abbiamo parlato all’inizio, non può che partire da qui. Da te.    Il team Make it Lab.

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Produzione di cosmetici fai da te: le linee guida

La cosmetica fai da te è appassionante. Tuttavia, ci sono alcune cose che devi sapere prima di iniziare la tua ‘avventura’ nel mondo dell’autoproduzione di prodotti di cura e bellezza.   Se da una parte è vero che non occorrono conoscenze tecniche complesse, dall’altra, ricorda che stai preparando un cosmetico per te, per il tuo corpo, o per quello di qualcuno che ami: non si può essere approssimativi quando in gioco c’è il benessere della persona.    Ecco perché abbiamo preparato per te una piccola ‘guida pratica’ di quello che ti occorre per intraprendere questa attività gratificante e divertente.   1. CREARE NON SIGNIFICA IMPROVVISARE - La prima cosa in assoluto che ti occorre per approcciarti a questo mondo è pazienza. Per la corretta preparazione del tuo prodotto, sul nostro sito troverai ricette e video tutorial estremamente chiari. Ti chiediamo di seguire puntualmente tutti i passaggi, di non modificare i dosaggi e di rispettare i tempi di preparazione. Se ti manca un ingrediente e non sei sicuro di come effettuare una sostituzione, puoi chiedere consiglio al team di esperti makeitlab al nostro indirizzo info@makeitlab.eu. Puoi rivolgerti a noi anche per consigli, domande o per conoscere la disponibilità di altre materie prime. Sperimentare va bene ma non confonderlo con l’improvvisazione. 2. STEP BY STEP - Potresti partire dalle ricette più semplici, per arrivare, via via che acquisterai padronanza del ‘mestiere’, a quelle più elaborate.  3. CONOSCERE E’ ESSERE A META’ DEL LAVORO - Ti occorre una conoscenza base delle materie prime che utilizzerai. Sul nostro sito, è presente una scheda tecnica dettagliata di ogni componente. Leggerle prima di iniziare la tua attività di laboratorio ti permetterà di comprendere usi corretti, controindicazioni, dosi consigliate, eventuali incompatibilità e ogni altra informazione necessaria. 4. IGIENE - Anche se sei a casa, il tuo è comunque un piccolo laboratorio e come tale va ‘trattato’. Avere la mani pulite e indossare dispositivi protettivi come i comuni guanti in lattice, sono accorgimenti da tenere presenti in qualsiasi ‘officina creativa’, anche nella tua. Anche gli attrezzi che utilizzerai devono essere disinfettati, così come il tavolo da lavoro: puoi utilizzare alcool ad almeno 60 gradi o il metodo della bollitura per quelli resistenti al calore. 5. PH - Una volta preparato un composto, misura il pH, ovvero l’indicatore che rileva l’acidità o la basicità di una soluzione, immergendo per almeno 30 secondi la cartina tornasole all’interno della sostanza. Questo passaggio è importantissimo: ricorda che applicare sulla pelle preparati basici o troppo acidi può rovinarla o causare problemi. Se il pH risulta troppo alto occorrerà acidificare, mentre se il pH risulta troppo basso si dovrà basificare. 6. PREVIENI - Se sei a conoscenza di soffrire di allergie o di vere e proprie patologie, se sei in stato di gravidanza o semplicemente se hai una pelle molto sensibile e sei soggetta a pruriti, dermatiti o eruzioni cutanee, ti consigliamo di rivolgerti a un esperto prima di applicare una preparazione di cosmetica fai da te. Potrai contattare anche noi, scrivendoci un messaggio nell’apposito form dedicato al customer care. Il nostro team di farmacisti ti risponderà, consigliandoti al meglio.  7. CONOSCI TE STESSA – Soprattutto le prime volte, non puoi sapere come il tuo corpo reagirà a una sostanza. Puoi eseguire dei piccoli ‘test’ applicando una quantità minima del prodotto che hai creato sul polso e aspettando le successive 24 ore. Se non ti avrà provocato arrossamenti o fastidi, puoi utilizzarlo.  8. ETICHETTA e MONITORA – Crea un’etichetta per ognuno dei tuoi prodotti che riporti il contenuto della boccetta o del contenitore dove lo conserverai. Fallo subito, di modo da non confondere le tue preparazioni. Importantissimo: inserisci anche la data di creazione e, nel corso del tempo, monitora come esso si conserva. Se noti mutamenti nel colore, nell’odore, nella consistenza o nell’aspetto in generale, getta via il prodotto.  9. NON DEMORALIZZARTI – Non preoccuparti se i primi risultati non sono proprio come quelli desiderati e non demordere. Ogni processo creativo ha bisogno di tempo e dell’acquisizione di abilità ed esperienza. In altre parole, c’è bisogno anche che tu sbagli qualche volta prima di raggiungere un risultato ottimale.  10. CONTA SU DI NOI - Sul sito di Make It Lab, trovi tutto quello che ti occorre per dedicarti alla cosmetica fai da te: dalle materie prime agli strumenti tecnici da laboratorio, dalle ricette da seguire ai dispositivi protettivi. Gli altri fondamentali ingredienti’ devono provenire da te: saranno la tua curiosità, pazienza e sensibilità che metterai dentro ogni tuo preparato. Noi ti forniremo aiuto, ma crediamo che sarai tu la chiave del tuo successo nell’arte della preparazione cosmetica.    Il team Make it Lab    

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Oli essenziali: cosa sono e soprattutto quando (NON) usarli

I cosmetici prodotti seguendo le nostre ricette sono sicuri ed efficaci. Tuttavia, ricorda che stai utilizzando sostanze chimiche. Oltre ai dispositivi di protezione da indossare, è importante che tu conosca controindicazioni e avvertenze di utilizzo degli ingredienti delle tue ricette. Questo è vero in particolar modo per gli oli essenziali. In questo articolo, ti spieghiamo cosa sono e come impiegarli ma, soprattutto, ti chiediamo di leggere con la massima attenzione le PRECAUZIONI D’USO.  Sappi, infatti, che alcune di queste sostanze necessarie per produrre profumi, creme o prodotti per capelli sono da ritenersi assolutamente vietate in particolari condizioni (es. gravidanza, allattamento, presenza di patologie…) Cosa sono?  Gli oli essenziali sono le sostanze estratte dalle piante aromatiche. Sul nostro sito, li trovi all’interno delle materie prime. Essi sono concentrati in principi attivi e 100% naturali. Come si presentano? Una volta estratte, queste sostanze presentano alcune caratteristiche comuni: sono oleose, liquide, volatili, e profumate.  • Oleose, cioè con un ‘comportamento’ a molto simile a quella degli oli vegetali alimentari (hanno una densità inferiore all’acqua e, quindi, nella fase di distillazione, galleggiano), anche se la loro composizione è molto diversa da quella dei comuni oli che conosciamo. • Liquide, cioè solubili in alcol e olio, ma, come detto, non in acqua. • Volatili, perché evaporano rapidamente a contatto con l’aria. • Profumate, esattamente come la pianta da cui provengono. Quali sono i più comuni? Gli oli essenziali sono moltissimi. Essi sono presenti in tutte le piante, ma le quantità maggiori sono presenti in quelle aromatiche. Fra essi, i più comuni quelli estratti dagli agrumi, l’olio essenziale di lavanda, di camomilla, di patchouli, di sandalo, gelsomino, basilico…  Perché si utilizzano? Gli oli essenziali hanno svariate applicazioni: alimentari (per esempio nei liquori), mediche (hanno poteri antinfiammatori e antivirali), cosmetiche (in prodotti sia per la pelle che per i capelli), aromaterapiche…  Essi sono contenuti in diversi prodotti commestibili e non (per es. smalti e vernici ecologiche). Nella cosmetica a cosa servono? Ogni olio essenziale ha caratteristiche specifiche ed è dotato di una propria attività: alcuni sono quelli antirughe, altri hanno proprietà lenitive o calmanti, altri ancora sono usati contro la forfora e così via. E’ per questo che hanno un largo uso nella cosmetica e si ritrovano in creme, lozioni, unguenti, balsami… In generale, nei cosmetici fatti in casa gli oli essenziali sono utili sia per il loro potere conservante, (antibatterico e antiossidante), che per il buon profumo.  Impariamo a conoscerli  Gli oli essenziali vengono classificati, innanzitutto, sotto il profilo ‘aromatico’, cioè a seconda della fragranza, in  note di testa, note di cuore, note di base (oppure note alte, note di centro e note basse).   Note di testa: sono quelli dalla fragranza fresca e fruttata o mentolata e pungente, che si avvertono per primi (ma svaniscono anche più rapidamente). TRA QUESTI: arancio, limone, mandarino, pompelmo, bergamotto, eucalipto, menta, rosmarino, verbena EFFETTI BENEFICI: le essenze agli agrumi hanno un effetto antidepressivo sul sistema nervoso, quelle degli oli balsamici hanno effetti benefici sul sistema respiratorio. In generale, sono profumi stimolanti, ideali per chi cerca concentrazione. CARATTERISTICHE: sono le essenze, fra tutte, più volatili in assoluto, ovvero quelle che si dissolvono più velocemente. Sono quelle che si percepiscono per prime. La loro è un’azione rapida sul corpo e sulla mente. Resistenza della fragranza: meno di un’ora.    Note di cuore: sono quelli dall’essenza morbida, floreale e sensuale. Non si percepiscono immediatamente come quelli della prima categoria ma hanno una maggiore permanenza rispetto a essi. TRA QUESTI: gelsomino, geranio, lavanda, melissa, rosa, ylang-ylang EFFETTI BENEFICI: tranquillizzante, riequilibrante e vitalizzante CARATTERISTICHE: volatilità media. Non vengono avvertiti immediatamente. I loro sono effetti percepiti soprattutto dal corpo. Resistenza della fragranza: alcune ore.    Note di base: sono gli olii dalle note di fragranza più profonde, ricavati da legni, resine e spezie.  TRA QUESTI: cannella, cipresso, ginepro, salvia e sandalo. EFFETTI BENEFICI: sul corpo hanno effetto tonificante, rubefacente e corroborante, sul piano psichico aiutano a dare stabilità e forza. CARATTERISTICHE: minore volatilità. Effetti avvertiti soprattutto dalla mente. Resistenza della fragranza: diverse ore.   Un’altra differenziazione è quella operata in base al ‘comportamento’ della pianta da cui sono estratti (è, però un errore pensare che le proprietà di un olio coincidano con quelle della pianta) ed è operata in relazione ai quattro elementi naturali: acqua, aria, terra e fuoco.  Gli oli essenziali dell’Acqua sono quelli estratti soprattutto dai fiori, dalle note seducenti (in linea di massima, note di cuore della precedente classificazione).    Gli oli essenziali dell’Aria sono veloci, lavorano molto sulla testa, alleggeriscono i pensieri ed hanno un buon effetto sul sistema nervoso (note di testa della precedente classificazione).    Gli oli essenziali della Terra sono pesanti e persistenti, appartengono a legni, resine e radici (in linea di massima, note di base, nella precedente classificazione).    Gli oli essenziali del Fuoco sono caldi, molto attivi, appartengono a spezie ed aromatiche e sono dei potenti bio-attivanti (note di base o note di testa, nella precedente classificazione).   Entrambe le classificazioni sono state individuate unicamente a scopo orientativo ma non sono rigide: alcune sostanze, per la presenza di fragranze ed effetti benefici diversi, vengono classificate ora in uno, ora in un altro insieme (un esempio è l’o.e. di rosa, considerato ‘olio completo’ perché ha note di testa, di cuore e di base).   Naturalmente, una ripartizione molto valida è quella afferente al rimedio o al tipo di pelle su cui sono efficaci. Nella tabella di seguito, riportiamo una sintesi degli oli più usati in relazione alla propria pelle.   Pelle normale: lavanda, rosa Pelle grassa e mista: cistus, mirto Pelle impura e acneica: manuka, mirra, mirto, palissandro, tea tree Pelle secca o matura: semi di carota, rosa, rosa geranio, palissandro, ylang-ylang Pelle irritata: patchouli, rosa geranio Cellulite: arancia rossa, rosmarino, sandalo, ginepro, cipresso   Per quanto tempo e come si conservano? Gli oli essenziali hanno una shelf life abbastanza longeva: essi, se conservati correttamente, possono essere utilizzati anche fino a un anno dalla loro produzione. Tuttavia, per essi vale quanto detto per tutti i cosmetici: laddove riscontri mutamenti sostanziali nell’aspetto o nell’odore, il nostro consiglio è di non usare il prodotto e, anzi, gettarlo via.  Per conservarli correttamente, essi vanno inseriti in bottigliette di vetro oscurato e, comunque, vanno tenuti lontani dalla luce diretta, da fonti di calore e NON in frigorifero. Inoltre, ricorda che sono sostanze molto volatili: quando li utilizzi, presta attenzione a richiudere la bottiglietta per non far evaporare il prodotto.    Precauzioni d’uso 1. Gli oli essenziali sono sostanze molto concentrate e, quindi, NON VANNO MAI APPLICATI DIRETTAMENTE SULLA PELLE. Sono pochissimi gli oli essenziali tollerati dalla pelle. Se applicati ‘puri’ è molto alto il rischio di irritazioni o reazioni allergiche. Per il loro utilizzo, attieniti alle nostre ricette o tutorial.  2. Nella fase di preparazione, come sempre, UTILIZZA I GUANTI MONOUSO. 3. NON AUMENTARE MAI LE DOSI CONSIGLIATE. Anche in questo caso, segui sempre quello che abbiamo indicato nelle ricette.  4. EVITA IL CONTATTO CON GLI OCCHI, oltre che con la pelle e con le mucose. Laddove ciò accada, contatta immediatamente il medico o il farmacista.  5. Ricorda che la concentrazione degli oli essenziali nelle creme non deve superare lo 0,5%. 6. NON INGERIRE. Le nostre ricette riportano il corretto utilizzo degli oli essenziali per il solo uso COSMETICO.  7. TIENI LONTANO DA FONTI DI CALORE, poiché si tratta di sostanze infiammabili 8. TIENI FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI.    Inoltre, ci sono specifiche indicazioni che devi conoscere e seguire se sei in stato interessante, soffri di alcune patologie o adotterai specifici comportamenti nelle ore successive all’impiego dell’olio. In particolare:  SE SEI IN STATO DI GRAVIDANZA O IN ALLATTAMENTO, l’uso di alcuni oli essenziali è assolutamente sconsigliato. Tra questi: anice, basilico, canfora, cannella foglie, cedro, coriandolo, galbano, garofano chiodi, ginepro bacche, issopo, maggiorana, menta piperita, mirra, noce moscata, origano, patchouli, rosmarino, salvia, salvia sclarea, timo rosso, verbena odorosa, zenzero.  Queste stesse sostanze sono sconsigliate anche sulla pelle di bambini molto piccoli.    SE SOFFRI DI EPILESSIA O CONVULSIONI, evita di usare oli essenziali come: angelica, basilico, canfora, cannella foglie, cedro, finocchio dolce, issopo, noce moscata, rosmarino, salvia.   SE TI ESPORRAI AL SOLE NELLE 24 ORE SUCCESSIVE ALL’UTILIZZO DELL’OLIO ESSENZIALE, evita oli essenziali fotosensibilizzanti. Tra questi: angelica, arancio amaro, arancio dolce, bergamotto, cedro, finocchio dolce, limone, mandarino, pompelmo, sandalo, vaniglia, verbena odorosa. Queste stesse sostanze sono sconsigliate anche nel caso ti esporrai a lampade abbronzanti.    In generale, sconsigliamo l’utilizzo di oli essenziali anche a soggetti debilitati, anziani, ipertesi, allergici.

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